Tag Archives: WINTER

CROSTATA MORBIDA CON CONFETTURA DI ARANCE E CORBEZZOLI

Sono una grande dilettante nell’arte della vita, decisa a succhiare la mia arancia, e poi subito via come una vespa se il boccio su cui riposo appassisce.

(Virginia Woolf)

Inverno

Avevo una voglia matta di Inverno e Mirca, questo Natale, ha pensato bene di regalarmelo. Era tutto lì racchiuso in una scatola piena zeppa di vasetti che profumavano di buono: arance e corbezzoli, piccoli scrigni color del sole alla portata di un cucchiaino. Le nostre conversazioni iniziano sempre con un “che vogliamo fare Dè?”, ma in quella domanda apparentemente a risposta multipla, so bene che Mirca ha già in serbo una risposta sola ed in genere è anche una sorpresa.

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BURRO DI MELE CON CANNELLA E LIMONE

Voglio dormire il sonno delle mele.

Federico García LorcaApple butter

Ci sono delle cose che a mi fanno gola a prescindere. Solo a sentirle pronunciare. Così è stato per la prima volta in cui ho scoperto il burro di mele. Apple butter. Più dolce e invitante di così. Considerando che le mele sono il frutto proibito più pop del mondo e nonostante ciò – questo blog ne è testimone – non c’è stagione che tenga: esse rimangono regine incostrate della nostra cucina, sia salata che dolce, senza macchia e senza noia. Versatili, durevoli, dolci e acidule allo stesso tempo. Colorate per ogni gusto e tendenza, non esiste frutto più versatile e allo stesso tempo insostituibile di una mela.

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PANBRIOCHE ALLE PATATE VIOLA

I mattini porpora e viola con brezze che appena si sentono,
La mite luce infinita che nasce a poco a poco.

(Walt Withman)Giorni senza tempo.

Che giorno è? Dove siamo? É già sera o è ancora pomeriggio? Scendo dal letto? No dai, ci rimango ancora un po’. Sono giorni senza tempo questi: neanche mi accorgo che è passato un anno. Ma in fondo è questa la bellezza intrinseca di ogni festività natalizia che si rispetti: perdere la cognizione di luogo e spazio, rimanere sospesi nel limbo delle cose casalinghe. Alternare pigiama a grembiule e poi di corsa il rossetto rosso e qualche brillantino per uscire, viziarsi, godersi la città. Indossare i tacchi alti per una cena infrasettimanale, vedersi con gli amici senza l’angoscia della sveglia e poi poltrire sul divano per intere giornate. Fare colazione alle 15 del pomeriggio con gli avanzi dolci del giorno prima.

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ARISTA DI MAIALE COTTO CON PRUGNE E CASTAGNE

Tutti dovrebbero avere un segreto, un segreto che ti fa sorridere mentre gli altri parlano del niente

(La_vitruviana, Twitter)Le cose che non sapete di me.

Una bella canzone di qualche anno fa recitava più o meno così: Le cose che abbiamo in comune sono quattromilaottocentocinquanta. Le conto da sempre, da quando mi hai detto “Ma dai, pure tu sei degli anni ’60?” Abbiamo due braccia, due mani, due gambe, due piedi ed un solo cervello … Così ogni volta che ascolto quel brano sorrido tra me e me pensando a quanto in fondo possiamo e riusciamo ad essere tutti uguali. Eppure esiste qualcosa che sia tutto mio, strettamente e unicamente mio, ma soprattutto, in questo mondo dedito alla condivisione di tutta una vita, esiste ancora qualcosa che non sapete di me!?

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TRECCE DI SFOGLIA CON CACAO E GOCCE DI CIOCCOLATO

Le estati volano sempre… gli inverni camminano!

(Charlie Brown, di Charles M. Schulz)Una certa pigrizia domestica

Anche questo inverno sta cedendo il passo alla bella stagione. Il tempo fugge con lui, me ne rendo conto sempre di più studiando cautamente la luce che cambia tra le imposte di casa e ammirando il colore dei miei alberi mutare lentamante. Il limone si sta già tingendo di giallo, l’albicocco presto comincerà a vestirsi di rosa e i due fichi, grandi e maestosi esploderanno a giugno coi loro frutti e quelle foglie larghe e odorose. Il pungitopo e il biancospino invece hanno perso tutte le loro lentiggini rosse. Ogni piccola bacca è caduta, lasciando il posto solo a foglie verdi e qualche spina. Mentre le rose, quelle sì, si preparano ad una fioritura traboccante. E’ arrivata già l’ora di riseminare il verde del prato. Togliere le foglie di lattuga spontanea, tagliare le siepi di alloro e piantare i germogli di quel verde intenso che rischiara gli occchi.

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