CROSTATA MORBIDA CON CONFETTURA DI ARANCE E CORBEZZOLI

Sono una grande dilettante nell’arte della vita, decisa a succhiare la mia arancia, e poi subito via come una vespa se il boccio su cui riposo appassisce.

(Virginia Woolf)

Inverno

Avevo una voglia matta di Inverno e Mirca, questo Natale, ha pensato bene di regalarmelo. Era tutto lì racchiuso in una scatola piena zeppa di vasetti che profumavano di buono: arance e corbezzoli, piccoli scrigni color del sole alla portata di un cucchiaino. Le nostre conversazioni iniziano sempre con un “che vogliamo fare Dè?”, ma in quella domanda apparentemente a risposta multipla, so bene che Mirca ha già in serbo una risposta sola ed in genere è anche una sorpresa.

Una risposta come questa, della confettura di arance e corbezzoli, che poi è insieme anche una grande sorpresa, perchè delle sue confetture (e in generale dei suoi preparati) non smetterò mai di stupirmi. Lo scorso anno avevamo inaugurato la stagione con la Rossa d’Inverno, ben visibile e gustabile in una rivisitazione dei cantucci. Quest’anno ci inebriamo dei colori del sole. E a barattolo aperto sembra di viaggiare in un agrumeto o per i boschi, tra il l’odore dei pini e il colore dei corbezzoli. Ed è per questo motivo che lascio sempre che alla fine la risposta all’incipit di ogni nostra conversazione me la fornisca lei: personalmente, preferisco rimanere in silenzio e godermi il luogo incantato in cui di volta in volta, con i suoi prodotti, mi guiderà.

Crostata o non crostata

Che sia marmellata o confettura, mi piacciono se e solo se non sono troppo dolci, ma racchiudono in sè quella nota asprigna che non le rende stucchevoli, così che di volta in volta, fetta di pane o fetta di brioche, si possa continuare a spalmare senza averne mai abbastanza. E così è stato per questa confettura.

Ero molto indecisa quindi su cosa abbinare a questo piccolo tesoro ricevuto in dono e avrei proceduto con il più classico dei dolci, se non mi fossi ritrovata tra le mani uno stampo che cercavo da tanto tempo e che nei meandri degli ultimi traslochi era finito chissà dove. Così ho deliberato per una crostata non crostata: perchè una crostata morbida è piuttosto una base per sostenere, tipo pan di spagna, che non un guscio croccante per racchiudere e in questo caso è perfetta così, nella sua sostenibilità, a valorizzare al massimo il sapore della confettura.

Con le decorazioni poi voi potrete sbizzarrirvi mentre io ho scoperto di non esserne tanto capace. Di fronte ad una torta da guarnire, mi assale sempre l’horror vacui e appena ci metto le mani il sentore del troppo pieno. Vorrei ma non posso, il costante altenarsi dell’ aggiungo/tolgo qualcosa, mi assale. Pensavo di decorarla con tantissime stelle, poi ho scelto di metterne solo due. Troppo grandi, forse. E allora ho aggiunto qualcuna piccola e poi l’ho tolta e poi l’ho rimessa. E il mio sarebbe stato un infinito rincorrersi di decorazioni se la crostata non fosse stata presa d’assalto dalla ciurma della famiglia. “Che vogliamo fare Dè?” hanno esordito in coro vedendo che non mi decidevo a concludere e quindi a fotografare e quindi a dare il via libera all’assaggio.

L’ho preso come un segno del destino. Ho smesso lì, scattato qualche foto e lasciato che tutti a casa potessero gustarla, quand’era ancora un poco tiepida e il sapore della confettura ci riempiva la bocca di buono e d’Inverno…

RECIPE

Per la base morbida della crostata (diametro 24/26 cm)                                                                         

2 uova

100 g di zucchero

80 ml di olio di semi di arachidi o di mais

80 ml di latte

150 g di farina 00

2 cucchiaini lievito per dolci

1 pizzico di sale

1 limone bio, la scorza

Per la frolla dei biscotti a decorazione

100 g di zucchero

1 uovo + 1 tuorlo

80 ml di olio di semi

la scorza di un arancia grattuggiata

280 g di farina 00

1 cucchiaino di lievito per dolci

1 presa di sale

Per decorare

sciroppo di acqua e zucchero per la bagna

confettura di arance e corbezzoli Semetella

stelline di zucchero

Iniziate preparando la base morbida della crostata. In una ciotola grande sbattete le uova con lo zucchero, il pizzico di sale e la scorza di limone aiutandovi con un frullatore elettrico, per almeno 10 minuti, fino a ottenere un composto chiaro e gonfio. Unite poi a filo l’olio di semi e il latte, continuando a mescolare, poi incorporate poco per volta la farina setacciata assieme al lievito. Versate il composto in uno stampo imburrato e infarinato per crostate rovesciate e cuocete per 20 minuti a 180° in modalità statica. Lasciate raffreddare la torta prima di capovolgerla su un piatto da portata.

Nel frattempo riunite tutti gli ingredienti per la frolla in un’altra ciotola, iniziate a impastare con un cucchiaio di legno, poi rovesciate sul piano di lavoro e compattate con le mani fino ad ottenere un panetto di frolla liscio e compatto. Stendete la frolla con lo spessore di circa 3/4 mm e usando un coppapasta a froma di stella ritagliate i vostri biscotti. Cuoceteli non appena la torta sarà pronta e fateli raffreddare bene su gratella.

Quindi assemblate il tutto: rovesciate la crostata morbida su un piatto da portata, spennellate il centro con lo sciroppo di acqua e zucchero e poi riempite con uno strato omogeneo di confettura di arance e corbezzoli. Stendete bene la confettura e decorate a piacimento coni biscotti a forma di stella e gli zuccherini colorati.

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