Tag Archives: CINNAMON

BRIOCHE ALLO YOGURT CON LATTE, CANNELLA E PEPITE DI CIOCCOLATO

Esiste forse un posto dove si possa comprare il tempo?

La prima volta che ho provato a fare il pane è venuto male. Avevo seguito pedissequamente ogni dose, di ogni ingrediente; ogni passaggio indicato. Ma il pane è rimasto lì, senza lievitazione e forma, come un corpo senz’anima: vuoto. In questo ultimo intenso e concitato periodo di vita ho ripensato spesso a quel pane e con lui, di rimando, a questo mio blog e a questa domanda strana che mi attraversa i pensieri, sull’esistenza o meno di un posto in cui si possa comprare il tempo.

Read More

CINNAMON KNOTS. DI GHIRLANDE, NODI ED ALTRI INTRECCI

L’amore è scambio di abbracci affondati, un bisogno di nodo.
(Erri De Luca)

Qualcuno dice che mi prudano le mani. Qualcun’altro afferma ch’io non riesca a stare ferma, che sia sempre in continuo, frenetico, fermento. La verità è che a me piace fare le cose, sopratutto piace farmele da me. Così non appena si concretizza l’occasione di metter mano a costruire qualcosa, eccomi pronta in prima linea a cimentarmi di mio. Ed è per questo che mi è capitato, in questo Dicembre di già agli sgoccioli, di rimanere indaffarata a realizzare nodi e intrecci di ogni sorta.

Read More

ROSSO DI FOGLIE, ROSSO D’AUTUNNO, ROSSO DELLE MELE DELLA TORTA DI ZIA ELVIRA

[…] Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”

Eugenio Montale (Ossi di Seppia)

Le cose della vita ci arrivano piano piano. Salgono su nel silenzio della sera, tra la guancia sul cuscino e gli occhi già chiusi oppure arrivano allo stomaco mentre ti stringi nel cappotto scuro e con la pelle del viso assapori il primo freddo mattutino.  Arrivano.  A volte piano piano.

Le cose della vita ci arrivano addosso col fragore di un temporale improvviso. Investono,  bagnano dalla testa ai piedi, fin nelle ossa; stordiscono come il boato di un tuono, abbagliano di lampi e fulmini e calpestano come foglia bagnata. Arrivano, altre volte invece, con grande rumore.

Ma in fondo, le cose della vita arrivano e basta.

Read More

SPECULOOS: LE BEGHINE E IL BOLERO DI RAVEL

“Scrivere è nascondere qualcosa in modo che poi venga scoperto”. (Se una notte d’inverno un viaggiatore, Italo Calvino)

Scrivere è difficile, ancora di più se si scrive di se stessi. Soprattutto poi, se si vorrebbe far filare quel discorso tutto raggomitolato che sia ha nella testa il cui filo conduttore inzia col béguinage e si chiude, annodato, col Bolero di Ravel. Ma procediamo per ordine.

Read More

PESCHE E VINO: LA SANGRÌA A MODO MIO

Una brezza leggera e sconosciuta si intrufola timidamente attraverso le tende. L’Estate che sino ad oggi prepotentemente dominava le giornate, sembra aver fatto un passo indietro. Ma la luce del giorno rimane calda, dorata e il cielo terso come pochi.

Di nuvole non ce ne sono, lì. Solo qualche gomitolo bianco, srotolato qua e là, senza un ordine preciso e le cicale, intente a cantare con negligente costanza la loro nenia. La città, finalmente, si è svuotata. Il verde dei prati s’è riempito di siccità, dorata e abbagliante. Il silenzio ha invaso le strade e la periferia. Siamo rimasti solo noi e quel vecchio casale abbandonato, davanti al quale passo spesso.

Read More