SECONDI PIATTI E CONTORNI

ARISTA DI MAIALE COTTO CON PRUGNE E CASTAGNE

Tutti dovrebbero avere un segreto, un segreto che ti fa sorridere mentre gli altri parlano del niente

(La_vitruviana, Twitter)Le cose che non sapete di me.

Una bella canzone di qualche anno fa recitava più o meno così: Le cose che abbiamo in comune sono quattromilaottocentocinquanta. Le conto da sempre, da quando mi hai detto “Ma dai, pure tu sei degli anni ’60?” Abbiamo due braccia, due mani, due gambe, due piedi ed un solo cervello … Così ogni volta che ascolto quel brano sorrido tra me e me pensando a quanto in fondo possiamo e riusciamo ad essere tutti uguali. Eppure esiste qualcosa che sia tutto mio, strettamente e unicamente mio, ma soprattutto, in questo mondo dedito alla condivisione di tutta una vita, esiste ancora qualcosa che non sapete di me!?

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INSALATA CON SPINACI, POLLO, ZUCCHINE E TORINESI

L’insostenibile leggerezza del … grissino.

Grissini e Torino

Quando mi è stato proposto di preparare una ricetta con i Torinesi, ho avuto subito la pungente curiosità di saperne di più. Ed è stato proprio in questa occasione che ho scoperto che le origini nobili dei grissini sono radicate in Piemonte e strettamente legate alle città di Torino e Alba. La leggenda infatti narra chei grissini furono inventati intorno al 1670, a Torino, da un panettiere di nome Antonio Brunero, per il giovane e malato Duca di Savoia, Vittorio Amedeo II al quale il medico del Palazzo Ducale ordinò che gli fosse somministrato del cibo di facile digestione, nonché appetitoso. La soluzione ingegnosa dei grissini, senza mollica e quindi assolutamente più dieribili, pare che abbia avuto tanto effetto sul giovane Duca da farlo crescere forte, sano e intelligente, amato per le sue gesta eroiche nella difesa della città di Torino dall’assedio francese. Un torinese insomma, reso grande dai torinesi.

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MEDAGLIONI DI BOLLITO CON SALSA ALLE MELE E CURRY

La Natura è grande nelle grandi cose, ma è grandissima nelle piccole.
(Plinio il Vecchio)

Basta poco

Quel poco che basta a farmi rallentare, fermare, osservare è spesso un’inezia. Ma è fondamentale per ogni mio singolo equilibrio. Non potendo godere di una dimora immersa nella natura (ancora per poco), cerco di scappare dalla città appena posso e trasformare anche una singola domenica in un’occasione per cercare conforto altrove. Viaggio spesso e volentieri, con la fidata amica attorno al collo, portata con fierezza come fosse una collana solo un po’ più pesante. Amici e  familiari che viaggiano con me ormai ci sono abituati. Sia al mio restare indietro perchè ancora intenta a fotografare sia al mio guardare avanti con occhio curioso e affamato. Da tutto questo nascono spesso le mie fotografie. Da un dettaglio, dalla ricerca continua delle piccole cose, da quel poco che basta.

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ACQUASALE ALLA CILENTANA

Finalmente Estate…

Just one lifetime – Shabby and Sting

Tutto sembra così leggero e romanticamente volubile. La luce si è fatta incredibilmente forte, i cieli incredibilmente stellati. Ho preso una piccola pausa per portare i piedi a mollo in acque turchesi e cristalline. Lasciato alle spalle case e quartieri cittadini per uno strapuntino sulla prua di una barca e tanto mi è bastato per dimenticare tutto e tornare al mio amato mare. Ho sporcato le dita col rosso delle fragole, il succo delle ciliegie, mangiato cartocci di pesce appena pescato e bevuto calici di vino bianco, anche quelli che erano di troppo.

Mi piace la leggerezza dell’Estate. Leggerezza di testa, di cuore, di piedi. Sembra che il mondo sia dimentico della sua gravità in questa stagione e tutto diventi possibile, realizzabile, a portata di sogno. Io ho perfino dimenticato vertigini e capogiri e sono salita su una di quelle giostre in cui si può toccare il seggiolino del compagno con la punta dei piedi e il cielo con le dita delle mani.

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PUNTARELLE, SEMI, LIME E MELE

Ecco l’ho ri-fatto. Ho stravolto le regole e le buone maniere della cucina tradizionale e ho combinato questo bel guaio chiamato insalata in cui ho racchiuso: puntarelle, mele della Val Venosta, semini vari e succo di lime.

E dove sono le acciughe?
Non le ho messe!

E l’aglio?
Neanche quello. Ma ve l’avevo già anticipato che sarebbe stato proprio un bel guaio visto che per me quest’insalata è venuta bene così ed è stata creata con un pizzico di trasgressione e un’intera Babele di ingredienti. Ho deciso che i ricci amarognoli delle puntarelle si sarebbero arrotolati perfettamente alla dolcezza in sfoglie delle mele Envy™,  che insieme avrebbero raccolto la croccantezza dei semi, mentre l’olio d’oliva, quello buono, novello, e il succo pungente e fresco del lime avrebbero legato gentilmente il tutto. Sapori e consistenze diverse tutte in un unico piatto. 



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