BISCOTTI DAL CUORE MORBIDO AL CIOCCOLATO

Nella matematica esistenziale il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio.

Milan Kundera

Dialogo sul cuore tenero

– Sei ancora qui?

– Sì, resto.

– Tutti gli altri sono corsi via, tu perchè rimani?

– Perchè qui mi trovo bene, trovo me stessa.

– Ma rimarrai da sola

– Rimarrò dove mi piace stare, tra le mie cose. Non m’importa di essere sola.

– No. È che il mondo va veloce e tu invece non riesci a stare al passo!

– Può darsi ma io ho il cuore tenero e la fretta lo farebbe indurire.

L’esistenza delle cose

– L’esistenza delle cose ha un suono particolare. Ci ricorda che esse esistono. Nella corsa mi perderei la loro voce.

– Stai trovando scuse per rimanere inchiodata alla tua pigrizia. Se il mondo non corresse non ci sarebbe progresso.

– E tu lo chiami progresso questo? Ognuno che ripete i gesti dell’altro, tutti che guardano nella stessa direzione. Ogni cosa che diventa fuggevole, muta.

– Dai! Straparli e così non ti curi degli altri.

– Ti sbagli. E’ proprio nel restare che risiede la cura. La cura delle persone e di tutte le cose che mi circondano.

– Ormai non ti leggono più. Non ti vedono più.

– Ma io non voglio essere vista e poi … torneranno. Quando anche tutto questo, dopo abbastanza tempo, sarà diventato vintage, allora torneranno.

– E nel frattempo?…

Nel frattempo preparerò un biscotto, indosserò la reflex e parlerò allo specchio come stiamo facendo ora.

Davanti allo specchio

Sono mesi ormai che da queste parti, prima della pubblicazione di un nuovo articolo e di una nuova ricetta, la sottoscritta intraprende dialoghi esistenziali con se stessa attreverso gli specchi di casa, cercando di dare un senso al gesto che sta per compiere. In questo momento storico in cui la velocità di produzione e fruizione di contenuti ed immagini ha raggiunto cifre da capogiro; dove tutto è un forsennato rincorrersi di funzionalità sempre più avanzate e tecnologiche che senso abbia mantenere ancora aperto un blog è difficile da capire e spiegare. In primis a se stessi. Più o meno come ostinarsi ad ascoltare una musicassetta nell’era di Spotify. Così ogni volta che sto per preparare un articolo, mi faccio mille domande e mille problemi, senza mai, in fine trovare una conclusione chiara e definitiva. Nel dubbio perenne che mi assale ogni volta, l’unica decisione che riesco a prendere è quella di continuare. Non so fino a quando, nè fino a dove…

Ma anche oggi, per ora, è stato così. Sono rimasta.

RECIPE

dosi per circa 18/20 biscotti (ricetta collaudata e leggermente modificata di CHIARAPASSION)

100 g di zucchero semolato

180 g di farina 00

1 uovo

50 ml di olio di semi

25 ml di acqua

80 g di cioccolato fondente al 70%

1 cucchiaino di lievito per dolci

1 pressa di sale

zucchero a velo q.b.

In una ciotola aiutandovi con le fruste amalgamate lo zucchero semolato con l’uovo. Unite quindi l’acqua, l’olio di semi, il cacao in polvere e la farina setacciata. Mescolate con cura. Con un coltello o un mixer tritate finemente il cioccolato fondente e acciungetelo al composto, unite per ultimo il lievito per dolci. Mescolate velocemente ottenendo un composto piuttosto compatto. Bagnatevi leggermente le mani, con un dosatore per gelati prelevate una porzione di composto alla volta, arrotolatela tra le mani fino a renderla una pallina e poi passatela bene sullo zucchero a velo. Disponete su carta forno e procedete così fino a terminare l’impasto. Schiacciate leggermente facendo pressione con due dita i biscotti sulla sommità, poi infornate a 180° in modalità statica e cuocete per circa 15/20 minuti. Togliete dal forno, fate intiepidire su gratella e servite.

 

2 Comments

  1. Micol 5 Febbraio 2022

    … e poi leggo un tuo post e così, per caso, trovo la risposta a mille dubbi e incertezze…e una coccola al cioccolato…ti adoro amica mia!

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    • debora 5 Febbraio 2022

      E tu? Tu che arrivi in punta di piedi e mi lasci uno dei commenti più belli e toccanti che queste pagine abbiano mai visto?
      Ma del resto di cosa mi stupisco?…Tu sei tu, la mia Mimì o la mia Cocò e questo è il bene infinito che ci lega.

      Rispondi

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