TORTA INNEVATA DI NATALE

Have yourself a merry little Christmas
Let your heart be light
From now on
Your troubles will be out of sight […]

Una torta innevata 

Quando ho visto questa torta per la prima volta, sulla copertina di una nota rivista, era ancora Novembre inoltrato e i miei annuali sragionamenti sul Natale in arrivo erano di conseguenza una nebulosa vaga e lontana, della quale non avevo di cui preoccuparmi. Ad ogni modo, pur avendo la certezza interiore che mai mi sarei cimentata in un’opera simile per la ricorrenza in questione (chi mi legge conosce certamente la discreta idiosincrasia che caratterizza il mio approccio al periodo natalizio), sono rimasta folgorata sulla via di Damasco dall’incotestabile pizzico di magia che essa trasmetteva.

Sarà stato l’argomento casa, punto debole e dolente della sottoscritta in questo strampalato periodo storico e pure quella certa deformazione professionale che mi porto dentro, chè quando vedo una casa, mi vien subito voglia di rifarla. Sarà stata la neve, che tanto agogno e sogno coi suoi immensi silenzi, puliti e immobili, col suo candore ovattato, che tutto ricopre donandole grazia. Sarà stato l’alberello e la coscienza sporca di chi sa che è già tardi e ancora non si era apprestato a farlo. Sarà stata la sua sobria e semplice bellezza che bene si sposa con l’atmosfera e gli umori di questi giorni. Saranno state tutte queste cose insieme o forse semplicemente il sentimento di rivalsa, verso quest’anno così difficile e infelice già di suo, per poterci aggiungere pure il mio scetticismo …  Insomma, alla fine quella bella torta innevata io l’ho rifatta, a modo mio è vero, ma l’ho rifatta. Ed è diventata la mia torta per questo non Natale.

Il miglior pensiero

Ed è stato forse il miglior pensiero ch’io abbia avuto per il Natale di quest’anno. Ci ho messo le noci, che mi ricordano mio padre, mentre ogni Natale imbottiva fichi secchi per tutti noi bambini, con ogni genere e tipo di frutta secca in circolazione. Ci ho messo la cannella e i chiodi di garofano, per non rinunciare all’odore tipico di ogni Natale. Ci ho messo il cioccolato, come balsamo e unguento contro ogni solitudine, ogni malinconia, ogni singola tristezza. Coì poco importa se quest’anno, nei giorni di festa, dovremmo fare il tetris per riuscire a incastrarci coi miei fratelli nelle visite a mamma. Poco importa se avremmo dovuto essere nella casa nuova, davanti al camino, tutti riuniti e stretti con parenti e amici di vecchia data e invece saremo ancora per poco con un tetto sopra la testa e nessuna certezza nelle tasche. Poco importa se questo sarà l’ultimo Natale in questa casa, che tanta storia e tanta luce bella ha saputo regalarmi in questi anni e già so che sarà un colpo al cuore doverla lasciare.

Poco importa se per tutti noi le cose non sono andate o non andranno come le avevamo scelte e desiderate. Il mio miglior pensiero e il mio migliore augurio è tutto racchiuso qui, in questa torta innevata: nella sua silente e sobria bellezza.

HAVE YOURSELF A MERRY LITTLE CHRISTMAS

ps. Il mio augurio più sincero va a Francesca, che neanche oggi può smettere di lottare e nel continuare a farlo, sempre, e con un sorriso, mi insegna ogni giorno cosa voglia dire essere speciali. Auguri amica mia

RECIPE

dosi per uno stampo da 20/22 cm

250 g di farina 00
100 g di noci sgusciate
80 g di zucchero
175 g yogurt bianco intero
80 ml di latte fresco
50 g olio di semi
2 uova
12 g di lievito per dolci
75 g di cioccolato fondente
300 ml di panna fresca da montare
2 cucchiai di zucchero a velo + necessario per decorare

Per la frolla gingerbread, prendete la ricetta qui.

Iniziate tritando finemente le noci sgusciate all’interno di un mixer. Azionatelo a più riprese in modo da ottenere una consistenza sabbiosa. Riunite poi tutti gli ingredienti secchi in una ciotola: la farina setacciata, la farina di noci, lo zucchero, la cannella, il lievito per dolci. Mescolate con un cucchiaio per amalgamare bene le polveri. In un’altra ciotola invece riunite i liquidi: lo yogurt, le uova, il latte e l’olio di semi. Fate sciogliere dolcemente a bagnomaria il cioccolato fondente e mentre attendete, con l’aiuto di una frusta mescolate gli ingredienti liquidi. Unite i liquidi ai solidi e amalgamate dolcemente, per ultimo unite il ciccolato fondente fatto intiepidire. Imburrate uno stampo da torta del diametro indicato e infarinatelo. Versate il composto all’interno e infornate a 160° in modalità statica per circa 30/40 minuti. Fate la prova dello stecchino per verificare al cottura. Sfornate e fate raffreddare completamente. Intanto preparate la frolla dei biscotti gingerbread. Stendete con l’aiuto di un mattarello e aiutandovi con delle sagome di cartone disegnate precedentemente realizzate i pezzi dell’alberello e dalla casetta. Infornate e fate cuocere fino a doratura. Con la frolla avanzata ricavate dei biscotti a forma di fiocco di neve che potranno servirvi per decorare ulteriormente la torta.  Non appena questa sarà tiepida, togliete dallo stampo, tagliate la calotta superiore e dividete a metà. Montate la panna fresca con lo zucchero a velo e farcite l’interno, avendo cura di lasciare abbastanza panna per la decorazione in superficie. Chiudete quindi con il secondo disco e decorate la torta con tanta panna, dandole l’effetto della neve. Poi assemblate l’alberello e la casetta, posizionate al centro  e spolverate con abbondante zucchero a velo. Servite subito.

5 Comments

  1. Emanuela Lupi 23 Dicembre 2020

    Ecco Deb…. il mio commento è andato perso… 😦 non importa.
    Voglio solo dirti che questa torta sarà anche nel mio non Natale.
    Grazie per averci pensato, e per averla condivisa con noi….
    Un abbraccio forte.
    Con affetto.
    Manu.

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  2. Lara 23 Dicembre 2020

    é bellissima, poetica, delicata, modesta eppure appariscente, come sempre è la vera bellezza, che ritrovo anche nelle tue parole. Buon Natale Deb

    Rispondi
    • debora 25 Dicembre 2020

      Buon Natale cara Lara. Certamente dato il periodo ci voleva qualcosa di “sobrio” ma al tempo stesso “promettente”. Qualcosa che ci ricordasse cosa stiamo vivendo e come vorremmo viverlo, e questa torta si sposava bene con entrambe le aspettative.
      Qui la festa sarà poca e contenuta, ma potrò, fermarmi, staccare con tutto e godermi le belle amicizie, come la nostra.
      Un abbraccio enorme

      Rispondi
  3. Emanuela Lupi 23 Dicembre 2020

    Sankalpa è una parola sanscrita che significa proposito, desiderio o più specificatamente intenzione… un po’ come un’idea che si forma nella mente e prende dimora e forza nel cuore…
    Questo tuo Sankalpa di oggi per noi è meraviglioso ed io non potevo aspettarmi di meglio, ché il panettone ce l’ho si, e pure buono, ma una torta “torta” (che a me le torte piacciono di più) no, o meglio non ancora, e quindi accolgo te e lei nella mia casa grande e vuota e spoglia (perché io Deb non ho fatto né albero né presepe e non ho messo neppure un addobbino natalizio) …. Hai creato un pupazzo di neve bellissimo… lo vedi lì come ride? con la linguetta fuori ed il nasino a patata? con gli occhietti super vispi a forma di casetta ed alberello???? Come si fa a non amare una torta così?! Quindi Deb nonostante tutto, poco importa se questo Natale sarò da sola a casa coi miei, poco importa se non dovrò aspettare i ritardatari della cena del 24 e quindi incavolarmi perché non mi fanno cenare all’ora che dico io, poco importa se non passerò tutto il pomeriggio della Vigilia a girare il sugo rosso di pesce per la pasta e ad arrotolare involtini di alici o incastrare calamari sugli spiedini… poco importa se non sarà come dovrebbe essere …. Io questa torta la rifaccio mettendoci dentro pure il mio sankalpa…
    Grazie infinite Deb.
    Con affetto.
    Manu.

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    • debora 25 Dicembre 2020

      Lo spirito giusto sta proprio in queste piccole cose: ritrovare la gioia dove non c’è e perseguire la serenità quando manca. Questi giorni ce li ricorderemo negli anni a venire e sarà alla fine un dolce ricordo: quando tutto questo sarà finito e potremo tornare alla nostra vita, ricorderemo questi silenzi, questa quiete, questa solitudine e tutta la forza con cui l’abbiamo affrontata e condivisa. Perchè mai come in questi giorni, siamo tutti, veramente, unicamente, uguali!
      Buon Natale dolce Manu
      Con tutto l’affetto che puoi immaginare!

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