CROSTATA SALATA CON ZUCCHINE E MELANZANE

Quarantena [qua·ran·tè·na]

Periodo di quaranta giorni; in antico, digiuno di quaranta giorni.

Voglio ricordarmi di questi giorni. Per lunghi momenti sono rimasta combattuta sul da farsi: se riportare tra queste pagine memoria dei giorni trascorsi in quarantena o se scegliere deliberatamente di ignorare tutto e disintossicarmi, almeno qui. Che poi disintossicarsi andrebbe a braccetto col digiunare, ma quello proprio no, ancora non mi riesce. E quindi per una strana forma di ribellione alla quarantena, qui non si digiuna né si dimentica.

Qui si fa yoga.

Per ovviare all’infinita lista di divieti e restrizioni che pur ragionevolmente hanno stravolto le mie abitudini ho elaborato un piano d’attacco agli effetti del mancato digiuno e a quelli del bombardamento mediatico legato a questi giorni: alleno mente e corpo a superare il tutto.

A dirla tutta mi ero ripromessa che qualora fossi finita in forzata inattività lavorativa almeno avrei ripreso la vecchia sana abitudine di correre al parco vicino casa o su per la pista ciclabile, in una sorta di bilanciamento piaceri/doveri che da lungo tempo non riuscivo più ad equilibrare. Ma in questa casa i divieti sono solo imprescindibili soprattutto se emanati con quasi un decreto al giorno e poi ribaditi, perfino urlati col megafono, con ogni mezzo e possibilità. Così per quanto mi costi fatica l’ennesimo interfacciarsi con uno schermo pur di riuscire a far qualcosa che vagamente ricordi la mia vecchia quotidianità (comprare un libro, fare la spesa, telefonare agli amici…), ho deciso di non sprecare neanche un secondo di tutto questo tempo a disposizione e mi son convinta a seguire le istruzioni di una voce ammaliante che mi spiega come ammorbidire cuore e muscoli e prepararmi a Shavasana. Che poi è anche detta la posizione del cadavere, ed in fondo è un po’ come mi sento io alla fine di ogni allenamento: stanca morta, come forse chiunque si sentirebbe all’inizio di una quarantena senza digiuno e alle spalle un trascorso da lavoratrice indefessa ma senza il piacere dell’allenamento.

Ecco qui, in mezzo a tutti questi divieti, si fa yoga.

E si allena pure la mente, a non dimenticare certo, ma anche a guardare oltre, a rimanere salda in equilibrio tra consapevolezza e serenità, a districarsi tra numeri, bollettini medici e notizie apocalittiche di ogni genere e sorta. Si allena la mente a trovare un punto fermo e poche sparute buone notizie, per far sì che tutto questo tempo a disposizione si possa ricordare anche per qualcosa di bello.

Come il panaro solidale di Napoli ad esempio, con la scritta a  penna su un foglio bianco chi può metta, chi non può prenda o la nonna tecnologica che insegna al nipote che non può incontrare come fare i biscotti con un video. Le papere a Trinità dei Monti e i delfini sulle banchine del porto di Cagliari e poi ancora conigli, scoiattoli, uccelli e c’è perfino chi giura di aver visto girare un puma tra le strade di una città sudamericana. Come l’aumento di libri e giornali acquistati ed il mio tavolo da pranzo che certo non si allunga più per ricevere ospiti, ma può diventare un perfetto tavolo da ping pong su cui sfidarsi la domenica pomeriggio. E a voler scandagliare bene, gli effetti positivi di questa quarantena si potrebbe pensare alle file finalmente rispettate, alle giornate meno affannose, ai risparmi compiuti anche se obbligati e a quello strano nuovo senso di solidarietà che sembra aver unito alcune popolazioni proprio quando le frontiere si sono chiuse e tante barriere alzate.

Ecco perché voglio ricordarmi di questi giorni. E mentre lo faccio ignorando volutamente il digiuno ma non i divieti, mi impegno a preparare piatti leggeri e gustosi, come questa crostata con zucchine e melanzane: un’esplosione di gusto e di sole in vista della prossima lezione di yoga e della fine della quarantena.

RECIPE

per la frolla salata (le dosi di questa frolla sono di Chiarapassion: io le ho provate una volta e da allora non le cambio più!)

250 g di farina 00

80 ml di olio di semi di girasole

120 ml di acqua calda

1 cucchiaino colmo di lievito istantaneo per torte salate

1 cucchiaino di sale fino

olio extra vergine d’oliva

per il ripieno

1 zucchina rotonda

2 melanzane lunghe

20 g di pinoli

50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato

5 fette sottili di provola

2 cucchiai di pan grattato

1 cucchiaio di olive taggiasche denocciolate

olio extra vergine d’oliva

sale e pepe q.b.

menta fresca

Iniziate preparando la base della crostata. Setacciate la farina, versatela in una ciotola, unite il lievito per torte salate e il sale, mescolate amalgamando gli ingredienti fra loro. Unite l’olio di semi e poi a filo l’acqua calda. Mescolate con un cucchiaio di legno, fino ad incorporare completamente la farina ed ottenere un impasto morbido e malleabile. Prendete una teglia da forno del diametro di circa 24 cm e spennellatene il fondo con un po’ di olio d’oliva. Stendete poi all’interno la frolla aiutandovi con le mani fino a ricoprire completamente la base della teglia. Lavate la zucchina e le due melanzane. Eliminate le parti di scarto e con l’aiuto di una mandolina tagliate in fette sottili dello spessore di massimo 2 mm. Distribuite una spolverata di Parmigiano Reggiano sull’impasto, poi procedendo a raggiera, disponete prima le fette di zucchina, poi le fette di provola e infine le rondelle di melanzana. Condite con un giro di olio extra vergine, sale e pepe, il Parmigiano Reggiano rimasto e il pan grattato. Distribuite sulla superficie i pinoli e infornate a 180° in modalità statica e lasciate cuocere fino a quando le verdure non saranno cotte e l’impasto dorato. A qualche minuto dalla cottura unite anche le olive taggiasche. Quando la crostata sarà pronta, estraete, fate intiepidire e servite decorando con della menta fresca.

4 Comments

  1. […] Ad aiutarmi in questo proposito, non facile lo confesso, è arrivata la consuetudine dello yoga e delle sue posizioni: la montagna, il cane a faccia in giù, il cobra, la farfalla e perfino il […]

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  2. Manu Lupi 6 Aprile 2020

    Non demordere Deb, con lo yoga intendo…
    Immagino come ti senti perché la mente è così.. viaggia a palla ed è faticoso rimanere (con)centrati nel ”qui ed ora” anche durante la pratica… però… non ”giudicarti” nel senso che succede anche a me, quindi non pensare che quello che fai non serva, perché non è così..
    Io pratico ormai da 3 annetti, ma mi considero principiante perché devo ancora imparare un sacco di cose e non frequento dal vivo una scuola vera, (nel mio paesino minuscolo non c’è…) che secondo me FA LA DIFFERENZA….
    Continua mi raccomando…
    Vado a far meditazione..
    Baci!

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  3. Manu Lupi 6 Aprile 2020

    Namaste Deb!
    Qui si fa yoga da un po’… e, la cosa bella di questa quarantena è che io, oltre a non digiunare, mi sto letteralmente abbuffando di lezioni yogiche online, perché un sacco di scuole si sono attrezzate per fare diverse dirette ed io ne seguo tante… Mi piace una scuola in particolare, di Firenze, che ovviamente durante l’anno non posso frequentare, abitando a tre ore buone di macchina e in una regione differente, e quindi poter praticare con quegli insegnanti mi sta veramente facendo bene al cuore… Mi piace questo aspetto della quarantena (che poi non ho mai capito perché dato che significa quaranta giorni, si voleva farla di quindici… ) così come mi piace il prendermi (e perdermi) tempo. Normalmente non ho un lavoro stabile e quindi non è che sia cambiata di tantissimo la mia routine (tipo non devo timbrare il cartellino tutte le mattine, oppure aprire un negozio ecc.), però è chiaro che, con questo sole, la spinta a stare nella natura (che adoro e che mi da tanto… ) si fa sentire forte e non poterla seguire mi dispiace un po’… però anche io rispetto i divieti, ignorando i digiuni e pratico yoga…. e cucino… e questa ricetta la rifaccio, magari sostituendo le verdure del ripieno ed i formaggi con quello che ho in dispensa, perché si sa, un divieto è quello di uscire una volta la settimana per la spesa (almeno da me) e solo una persona per famiglia (quindi nel mio caso si tratta di madre, con ovviamente la lista bella stesa fatta da me medesima) e quindi ora non ho la provola, né le melanzane, ma ho ricotta di pecora parmigiano e zucchine.. quindi volendo potrei farla solo con quelle…
    Sono però così contenta che la Terra possa di nuovo respirare, sai Deb! anche se noi dobbiamo per un po’ praticare allenando la mente ed il corpo ad un equilibrio nuovo di spazio-ritmi che non sempre sono semplici… ma ce la faremo….
    Namaste Deb!
    Manu

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    • debora 6 Aprile 2020

      Namaste Manu!
      Che bello saperti appassionata di yoga! Io sono una principiante in materia e infatti si vede dalla fatica che faccio ad ogni movimento. In più questa quarantena mi sta mettendo addosso un’accidia di quelle pazzesche e combatto ogni giorno con la pigrizia e la sonnolenza primaverile per riuscire a fare tutto quello che mi sono imposta di fare. Tra l’altro quella che istruisce me in fatto di yoga lo fa da un loft con delle vetrate pazzesche e la cosa divertente è che mentre lei si muove ed io la seguo, la mia mente fa l’elenco delle cose che ancora vorrei cucinare e preparare e mi sembra di vanificare ogni sforzo. Ma bando alle ciance, se rifai la crostata puoi metterci all’interno tutto quello che ti pare, zucchine e ricotta mi sembra un accostamento galattico, ma non dimenticarti di farmi sapere come ti è venuta! 😉
      Riguardo alla Terra, beh sì…finora questo è uno dei pochi aspetti positivi che mi commuove, quasi e peggio dell’effetto cipolla … ahahahah….bacio bellezza!

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