Tag Archives: STRAWBERRIES

TIRAMISÚ ALLE FRAGOLE E CIAMBELLINE SENZA GLUTINE

Una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura.

(Henri Cartier-Bresson)

Luce di una cucina.

Nella mia vecchia casa avevo una bella cucina. Avevo scelto un marchio prestigioso per arredarla anche se a tutti gli effetti era un ambiente piccolo con una sola parete utilizzabile. La consideravo una bella cucina perchè aveva una grande porta finestra che, a dire il vero affacciava sul vuoto,  ma la illuminava tutta con una calda luce da Sud. Col tempo però si era riempita di oggetti e cianfrusaglie a discapito di spazio e mobilità, tanto che ormai cucinare o fotografare era diventata una corsa ad ostacoli. Il mio peggior bonus scomodità. Ma la luce che aveva, sia col sole, che con la pioggia, la porto ancora nel cuore ed è lì, in quell’ambiente che ho scattato le mie vecchie foto migliori.

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CROMÌE | RED (STRAWBERRIES AND CHERRIES PAVLOVA)

Da bambino volevo guarire i ciliegi | quando rossi di frutti li credevo feriti | la salute per me li aveva lasciati | coi fiori di neve che avevan perduti.

(Fabrizio De André)

Rosso. Ci siamo. È il tuo momento. 

Eccomi.

Oggi si apre il sipario su di te e sulla tua audacia. Sei contento?

Certo: della mia sfrontatezza vado fiero. Sono il Rosso, io. Dunque non temere e indaga pure, cosa vuoi chiedermi?

Vorrei sapere di te, della tua irruenza e di quella morsa stretta e tenace con cui stringi lo stomaco quando ci sei e quando manchi. Sembra che di te non si possa fare a meno. Ma, mi domando, ora, se tu sappia quanto è invece difficile di te saper raccontare…

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SMOOTHIE ALLE FRAGOLE, COCCO E ZENZERO

Osservate bene le foto di questo post…
Scoprirete che un oggetto è presente in uno solo scatto. E vi domanderete: che fine ha fatto quella bellissima brocca in vetro abbinata ai bicchieri color lilla, di cui si componeva il set da cocktail anni Settanta indebitamente rubato alla mamma?
Ehm…
Non c’è più! È defunta, spirata, finita, sparita.
A dirla tutta, da qualche mese a questa parte, svariati sono gli oggetti casalinghi passati a miglior vita, vittime di un certo personaggio, maldestro e incasinato, che si aggira per la casa con la macchina fotografica al collo e in mano tutta una serie di strumenti di tortura con cui i quali sta lentamente eliminando tutte le stoviglie di casa. Così che i già scarni set di piatti e bicchieri si stanno riducendo drasticamente a pochi superstiti.

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