[…] È l’epoca delle cose difficili, ma bisogna dire anche non impossibili, da affrontare con movimenti personali di fantasia […] Tu sei riuscita ad unire le proprie molteplici passioni e a farne un (secondo, terzo?) lavoro oltre che una grande realizzazione d’identità … Sinceramente, felice di conoscerti.
Monica Catalano
Vi ho mai raccontato che sono un’accumulatrice seriale di ricordi e pezzi di emozioni? Lo sono da sempre, fin da bambina, da quando cioè ero convinta che ogni cosa che popolasse questo pianeta, animato o non, avesse un’anima e potesse parlarmi… Da allora custodisco gelosamente, tra cassetti e borse, o angoli segreti di cui spesso, io stessa dimentico l’esistenza, tutta una serie di singoli oggetti o pezzi di carta che possano condurmi là nella memoria, a quel momento specifico della mia esistenza in un cui si sono palesati e all’emozione che li ha accompagnati.
Biglietti di auguri, parole dette e trascritte, piccole foglie, fiori e petali ormai rinsecchiti, qualche biglia colorata e tante, tantissime foto stampate, ingiallite dal tempo: questi gli intrusi che popolano gli anfratti dei miei armadi ormai prossimi all’implosione. Ed è tra questi che l’altro giorno è ritornato, trascritto su un vecchio foglio di carta gualcito, il messaggio di un’amica lasciatomi qualche tempo fa.
Poche righe di incoraggiamento e sostegno. Poche e semplici parole, dettate, credo, dalla stima reciproca che unisce chi vive la difficile impresa di esternare la propria creatività, i propri moti personali di fantasia… Buffo che queste parole siano tornate a galla proprio in questo periodo dell’anno così strampalato! Quando, tra afa e cicale, nel silenzio di una città ormai vuota, vado rincorrendo il suono dei miei pensieri eppur trascorro giornate dense di lavoro e creatività, agognando la tregua estiva e al tempo stesso godendo di questi indaffaramenti.
Agosto è sempre stato il mese dei bilanci. Il mese che chiude l’anno come un passaggio a livello sceso sui binari delle nostre giornate (non solo lavorative) e si riapre a Settembre, nel mese delle promesse e delle incertezze. Così, di parole e bilanci, quel pezzetto di carta trascritto, me ne ha riportati molti alla memoria. Tutti belli. Tutti importanti. Tutti pieni di movimenti personali e realizzazioni d’identità che meritano d’essere riconosciuti, celebrati e condivisi proprio tra queste pagine, dalle quali, per certi versi, tutto è nato e avuto origine. Il giorno che ho cominciato a scrivere e quello in cui ho iniziato a scattare, il giorno in cui mi sono raccontata e quello in cui ho scoperto che mi piaceva farlo. I giorni trascorsi e quelli ancora da trascorrere, a comporre immagini, scegliere colori, fantasticare di quadri ancora tutti da dipingere, tutti dediti a queste pagine. I giorni concentrati sulle riviste, che sono arrivate con grande soddisfazione personale e quelli impegnati e stancanti tra la polvere dei cantieri. I giorni (rari), come oggi, in cui realizzo dove sono arrivata, metto a fuoco dove ancora vorrei arrivare e poi mi dileguo in cucina, per ritrovare l’equilibrio dopo la vertigine… Infilo un grembiule e mi accorgo che in fondo, nulla mi da più soddisfazione dell’inseguire questo moto: che parte da un biglietto ritrovato, si scioglie in bocca insieme al morso di una quiche saporita ed estiva e si chiude qui, insieme a voi, a Monica, in questo blog.
E se di foto e miei racconti, a Settembre ancora non sarete stanchi, preparatevi perché torno con un workshop, MY FOOD TALES, presso lo studio fotografico DUE PIANI: il 15 e 16 Settembre a Pordenone. Vi aspetto a braccia aperte e obiettivo al collo!!
RECIPE
dosi per uno stampo da 24 cm
Per la frolla al formaggio
250 g di farina 00
100 g di burro freddo a cubetti
60 g di Parmigiano Reggiano
1 uovo
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
Per il ripieno
300 ml di crème fraiche
2 pomodori costoluti + qualche pomodorino ciliegino
2 uova
2 cucchiai di Pecorino grattuggiato
2 cucchiai colmi di pan grattato
1 cucchiaino di sale
una bella macinata di pepe
basilico in foglie
origano q.b.
I tuoi ricordi, precisi e dettagliati, i tuoi sentimenti, messi in mostra in modo spudoratamente meraviglioso, la tua infanzia, ricca d’amore e decisamente spensierata e felice, tutto contribuisce alla fioritura di qualche piccola lacrima che riga le guance, nel ricordare e riviverlo, come fai tu, con una leggerezza e un disincanto che lasciano stupiti, per la bellezza e quel grande amore che filtra nelle righe del meraviglioso tuo narrare, tra la spensieratezza apparente e la profondità della tua anima.
Raccontare i ricordi è rappresentare la propria vita passata e, Se qualcuno ti dovesse chiedere cosa nella vita tu faccia oltre quello che già fai, rispondigli che tu fai vivere solo i ricordi che, per strane coincidenze, riaffiorano, dimenticati in fondo al cassetto del sensibile cuore, di persone conosciute per caso o di altre nelle quali sei inciampata, pur senza cadere, o ancora di altre passeggere e fugaci.
Un incontro, una frase, un ricordo, una forte emozione, ed ognuna, materializzata non per una casualità, ma perché doveva accadere, come un soffio di venticello primaverile. Sono una panacea per l’anima, confortano i giorni d’Agosto, lenti ed afosi e vanno a poggiarsi sulla soglia del cuore. E’ allora che l’amozione t’avvince e i nostri ricordi diventano dolcezza, sapore di rustico un po’ come questa tua meravigliosa QUICHE CON POMODORI ESTIVI E CRÈME FRAÎCHE e come le tue stupende foto.
Buone vacanze, carissima Debora, riposati, divertiti mentre noi continueremo a pensarti e ci mancherai!! Ma settembre ci riporterà te e ke tue belle novità!!
Buone vacanze, carissima
Grazie come sempre Francesco. Sicuramente anche le tue parole non saranno dimenticate. Ti auguro un agosto felice e sereno e di tutto riposo.
Buone vacanze anche a te.