Per anni sono stata la Geometressa di Ikea.
TORTE DA CREDENZA, CROSTATE E DOLCI AL CUCCHIAIO
quello che eri
come fosse per sempre
le sirene
non hanno coda né piume
cantando solo di te
Non se ne può proprio più! Capisco che questo non è il luogo per certe riflessioni, ma credetemi, sono giunta al limite della sopportazione. E se non siete preparati a certi discorsi, vi sconsiglio caldamente di proseguire con la lettura. Non voglio discussioni sterili su questo blog e neanche false ipocrisie…
Ci sono razze più o meno fastidiose che insidiano il nostro popolo, ma quella di cui vi parlerò oggi è la peggiore. Sono qui per dirvi che andrebbe completamente sterminata. Gas-ata. Uccisi tutti: maschi e femmine, giovani e adulti. Schiacciati come insetti. La loro esistenza su questa terra non ha alcuna logica motivazione. Dobbiamo liberarcene.
Può una storia d’amore essere raccontata, musicata e illustrata in soli 3.32 minuti?
Dalle suffragette alle foodbloggers.
Da quando ho aperto questo spazio, ho avuto modo di conoscere meglio e sotto una diversa angolazione, il mondo del food-blogging e delle sue protagoniste femminili. Premesso che non sono mai stata quel genere di donna pronta, ogni piè sospinto, a lanciarsi in battaglie di stampo femminista o a reclamare una qualsiasi inutile superiorità di questa metà del cielo, non posso negare di essere rimasta conquistata e colpita dal grado di emancipazione, indipendenza e maturità artistica raggiunta dalla maggiorparte delle foodblogger che conosco. Di fatto sono rimasta affascinata dallo stravolgimento che ognuna di loro, a suo modo e con le proprie peculiarità, ha operato del ruolo della donna intesa come emblema del focolare domestico.