PEPERONI CUNZATI

“Per me gli uomini si suddividono in tre grandi categorie: gli stronzi, i mesti e … i papà!”
(D.V.G.)
Sarà perchè mi avvicino al giro di boa … ma in questi giorni mi è presa una nostalgia pazzesca di uno degli uomini più importanti della mia vita. Uno dei ricordi più cari che ho di questa persona, sono le estati trascorse insieme nella casa al mare, che in realtà si trovava in piena campagna. Era un vecchio casolare bianco, con gli infissi in legno scuro, circondato da ulivi e campi arati, nei quali da piccoli si andava a rubare le pannocchie. La sera, in special modo nelle lunghe giornate di luglio, quando il sole tingeva di rosso tutti i terreni circostanti, spesso, invece di cucinare, si accendeva un bel fuoco e nel barbeque ci si divertiva ad arrostire la qualunque: spiedini di carne, pane sciapo, pomodori polposi, melanzane scure, zucchine, ma soprattutto grossi peperoni carnosi.

A dedicarsi al fuoco e alla cottura, come nelle migliori tradizioni, era Lui: il capo famiglia. Io restavo lì a guradarlo, in silenzio, distratta ogni tanto dai colori del tramonto o da mia sorella e mi deliziavo dei profumi che la brace regalava.
Quelle erano le uniche rarissime occasioni in cui, diciamo così, cucinava Lui. Per il resto, come ogni altro uomo della sua stessa estrazione, con le sue stesse origini ed educazione, erano ben altre le cose di cui era tenuto ad occuparsi. Eppure ogni volta che risento quel profumo lì, di peperoni arrostiti, la mia mente viaggia indietro nel tempo e mi riporta nitida la sua immagine di quelle sere: alto, con lo sguardo dolce e buono, sempre sull’orlo del commuoversi, i capelli con poche striature d’argento perfettamente pettinati e il naso lievemente storto. E le sue belle mani, così identiche alle mie, mentre mi prendeva sulle sue ginocchia o mi chiedeva in siciliano…Ciccia, passami la mentuccia…
Chiedo venia dunque se con questa ricetta non ho rispettato la corretta stagionalità degli ingredienti utilizzati, ma quando al mercato ho visto questi bei peperoni rossi e gialli così carnosi e profumati non ho saputo resistere e mi son ritrovata in un batter d’occhio ad arrostire e cunzare in balia di bei ricordi.
Ps. dedico inoltre questa ricetta a quel simpatico rompiscatole di Sergio e alla sua facile ironia….
RECIPE
(dosi per 4 persone)
Premessa: in siciliano il termine cunzare, vuol dire, condire: in questo caso i peperoni, che come vedrete sono stati arrostiti prima, vengono conditi con un particolare olio aromatizzato, precedentemente preparato.
4 peperoni medi, gialli e rossi, ben carnosi
40 g di mandorle spellate o in scaglie
40 g di uvetta
qualche foglia di menta.
per l’olio aromatizzato:
3 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di aceto balsamico di Modena
2 cucchiai di miele
2 spicchi d’aglio
un bel pizzico di sale
qualche foglia bella grossa di menta
pepe da macinare
grani di pepe rosa
coriandolo da macinare
Per prima cosa preparate l’olio aromatizzato. Unite l’olio extravergine d’oliva con l’aceto balsamico, il miele, la menta, il sale, l’aglio, il pepe (io ci metto anche qualche grano di pepe rosa) e il coriandolo. Con l’aiuto di una frusta iniziate a miscelare il tutto in modo che si formi una sorta di cremina densa e mettete a riposare in frigorifero per qualche ora.
Arrostite i peperoni, disponendoli sulla leccarda foderata di carta forno e facendoli cuocere nel forno ventilato a 200° fino a quando esternamente non saranno completamente bruciacchiati. Lasciateli raffreddare all’interno di una busta di carta, così come sono, per almeno una mezzoretta. Procedete poi a spellarli eliminando la pelle esterna bruciata, il picciolo, i filamenti e i semi dell’interno. Tagliateli poi a listarelle sottili e disponeteli in una ciotola. Unite l’uvetta e le mandorle e condite con abbondante olio aromatizzato. Servite insieme alle foglie di menta. Sono buonissimi sia come contorno che come antipasto, serviti su delle belle fette di pane croccante.
ricamo

3 Comments

  1. […] si sa, son fatta strana e pure un po’ al rovescio e così come digerisco meglio un piatto di peperoni cunzati piuttosto che un cucchiaio di quinoa, non gradisco mai il pesce che abbia la forma stessa del […]

    Rispondi
  2. valentina 9 Febbraio 2016

    E’ sempre bello leggerti, per un attimo mi è sembrato di essere lì, in quel casolare bianco in una giornata di luglio 🙂 Che buoni i peperoni, preparati così devono essere speciali. Bravissima, ti abbraccio forte e ancora auguri! :**

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *